Pleiadiano Alieni nordici un messaggio

Gli alieni nordici o semplicemente nordici (o pleiadiani dalla loro presunta provenienza) Secondo gli ufologi che ne sostengono l’esistenza, avrebbero forma e caratteristiche umanoidi, tanto da risultare indistinguibili dagli umani stessi. In particolare avrebbero pelle di colore dal bianco a un rosa chiaro; occhi molto chiari di color ambra, verdi, azzurri o albini leggermente allungati e capelli biondi; sono sensibili ai raggi solari; sarebbero alti tra 175 e 190 centimetri. La maggior parte di loro risulta essere di sesso maschile. Alcuni ufologi affermano che in passato queste creature sarebbero state scambiate per entità divine, entrando nell’immaginario collettivo in varie forme tra cui angeli, santi e messaggeri divini.L’ipotesi dell’esistenza di questo tipo di alieni venne avanzata per la prima volta negli anni cinquanta dall’ufologo e contattista polacco-statunitense George Adamski. Adamski affermò di aver incontrato queste creature numerose volte in Arizona a partire dal 20 novembre 1952. A suo dire questi alieni vivrebbero nascosti tra gli umani mimetizzandosi tra le popolazioni nordeuropee. Il “contatto” di Adamsky si sarebbe chiamato Orthon, e sarebbe stato di origine venusiana (di una base orbitante).

In questo video vediamo una canalizzazione di un messaggio da un pleiadiano.

Sono residui di una razza aliena?

Polidattila:

Termine usato per definire la presenza di 6 dita per mano in esseri affetti da questa anomalia.

Se estesa anche agli arti inferiori il termine di trasforma in “esadattila”.

Il numero di persone affette è pari allo 0,2{2634f5f72f09f2a7dbad88da49da9c75d7cc2ac7911817e6ff67655539b31881} della popolazione mondiale, con tasso molto alto in Turchia, India, Africa e tutto il Sudamerica.

Sebbene la scienza abbia cercato di dare spiegazioni, non risultano dati certi di questo fenomeno.

Non è dato sapere quando ebbe inizio la polidattila, ma bisognerebbe andare indietro nel tempo, in quanto tracce di tali mani e piedi, furono trovare da paleontologi e archeologi.

Maggior attenzione fu rivolta a scheletri di giganti, frutto di manipolazione genetica, per lo sfruttamento atto a costruzioni di imponenti edifici.

Ad affermarlo il dottor Andrea Serino, neuroscienziato all’università di Losanna.

A parere dello scienziato, le persone affette da polidattila, oltre a svolgere al meglio e più velocemente un qualsiasi lavoro; rispetto ai “normali”, sarebbero dotate di cervello più intelligente, in quanto contenenti muscoli e cellule in più per manipolare il 6^ dito.

Lo scienziato conclude che non si tratta di malformazione genetica, bensì di “manipolazione genetica “, avvenuta millenni di anni fa.

Esiste una tribù in Ecuador, dove tale caratteristica è prevalente: i Waorani.

Esami medici, hanno accertato la loro immunità a malattie cardiovascolari, cancro, pressione alta o bassa, vari tipi di malattie o allergie.

Restano comunque enigma i dipinti raffiguranti il bambin Gesù e datato 1729, esposto nella Chiesa Santa Maria di Porto Salvo e il Cristo ( 1139) nella Chiesa San Giorgio Martire in Fidenza, ma celato alla pubblica visione.

Anche l’astronauta di Kiev, ritrovato nella regione di Altai in Cina, e datato nel 700 A.C, aveva delle particolarità.

Oltre alla tuta metallica in oro e dotato di casco, inconcepibile per l’epoca, riportava tale anomalia :6 dita per mano.

La polidattila resta tutt’ora un mistero

.

Prove di civiltà e regni altamente avanzati che esistevano molto prima dell’era glaciale

I ricercatori sono costantemente alla ricerca di sempre più misteri da svelare. Di recente, la sua più grande scoperta deve ancora essere sicuramente “Great Adria”. Tutto è iniziato con l’articolo pubblicato a settembre 2019, in cui Douwe Van Hinsbergen esamina le rocce sotto il Mar Mediterraneo. Le sue scoperte hanno assolutamente superato le sue aspettative.

Douwe van Hinsbergen è stato il primo a rivelare le vere proporzioni di “Greater Adria”, motivo per cui lui e il suo team hanno immortalato i loro nomi nel libro di storia.

Hanno scoperto che la Grande Adria era stata sepolta circa 140 milioni di anni fa. Ma, contrariamente alla credenza popolare, non fu l’acqua ad affondare il luogo. Era lo stesso continente europeo.

Quando i due continenti si unirono, la Grande Adria purtroppo fallì. Fu sepolto sotto quelle che oggi sono l’Italia, la Grecia e i paesi baltici. Le persone hanno speculato su dove si trovino i Reami per così tanto tempo. Ma purtroppo, le risposte sono finalmente arrivate alle nostre porte.

Lo stesso Platone credette nelle leggende nel IV secolo a.C., quando introdusse per la prima volta l’idea di Atlantide nella storia. Semmai, credo sia sicuro affermare che Platone sarebbe stato uno di noi credenti anche oggi. Questa è una scoperta incredibile, ma sfortunatamente i fatti non mentono.

LA PIETRA DI PALERMO!

LA PIETRA DI PALERMO!PROVE DI E. T’S IN EGITTO!Chi erano i venuti delle stelle, i re dinastici o quelli che erano conosciuti come gli antichi faraoni nell’Egitto immemoriale?Nell’archeologia ortodossa né l’uno né l’altro, questo tema è eresia, a coloro che sono venuti da Aaru, li hanno elevati alla mitologia, rimanendo realtà e verità solo a ciò che è oggi, turismo commerciale e borsa un ottimo affare solo!Anche se in mezzo a tutto, sono state trovate prove dirette, brutte e che dimostrano che l’Egitto è stato visitato in passato da esseri delle costellazioni, e una delle tante prove è: la pietra di Palermo.La gente di tutto il mondo è rimasta affascinata dall’idea che nel lontano passato, civiltà aliene avanzate hanno visitato la Terra e contribuito a far partire il nostro pianeta. Questa idea, però, è fermamente respinta da molte persone che credono che una cosa del genere non sia accaduta, nonostante ci siano numerose scoperte che indicano una storia umana molto diversa, contraddicendo ciò che gli esperti suggeriscono come il mainstream.Numerosi testi antichi, dipinti e monumenti sono stati interpretati come prove a sostegno della teoria degli antichi astronauti. D’altra parte, milioni di persone sono rimaste aperte alla possibilità che la nostra civiltà non sia la prima a chiamare il pianeta Terra la sua casa.In tutto il mondo, i ricercatori hanno scoperto numerosi reperti che puntano verso la possibilità che la storia, come ci è stato detto, sia inesatta, e che ci sono diverse parti della storia che sono state intenzionalmente distorte.Anche se questa idea rimane un argomento controverso, e molte persone sono contrarie, certi testi antichi, come quello trovato scritto sulla pietra di Palermo, potrebbero essere la prova definitiva che abbiamo cercato durante tutto questo tempo Empo. La pietra di Palermo, comunemente conosciuta come i «Reali Annals», è una delle fonti più importanti per lo studio della civiltà dell’antico Egitto, e della sua lunga storia sulla Terra. La pietra ottiene il suo nome dal Museo Archeologico di Palermo in Sicilia, dove alloggia uno dei frammenti più grandi.Altre parti di questo importante pezzo della storia dell’antico Egitto si possono trovare al Museo Egizio del Cairo e al Museo Petrie a Londra. La pietra non è in perfette condizioni, poiché solo alcuni frammenti sono stati recuperati, e molti sono molto danneggiati.Anche se la data esatta della creazione della pietra palermitana rimane un mistero per gli studiosi, la data più accettata si ritiene che sia il Regno antico, nel venticinquesimo secolo a.C.Cosa la rende così speciale? Ebbene, tra gli altri testi antichi simili, nella pietra di Palermo sono elencati i Re predinastici dell’antico Egitto e i faraoni che governarono sull’Egitto nelle prime cinque dinastie.La parte più controversa della pietra palermitana sono i re predinastici, che sono stati etichettati come esseri mitologici dagli studiosi mainstream. Il documento, nella scrittura geroglifica, rende conto di 120 re predinastici che regnarono prima che gli antichi egizi esistessero ufficialmente come civiltà. Curiosamente, i nomi dei misteriosi «dei» e «semidei» appaiono anche nelle reali genealogie degli egiziani.Le somiglianze tra la Pietra di Palermo, il Canone Reale di Torino e la lista dei Re Sumeri sono affascinanti, poiché i tre menzionano un momento in cui «dei» hanno vissuto sulla Terra e governato per centinaia, e persino migliaia di anni. Oltre a quanto sopra, i Royal Annals elencano anche le più ampie informazioni disponibili sulla tassazione nell’antico Egitto, le sue cerimonie religiose, i livelli del fiume Nilo e le campagne militari. No, no. Ancora più importante, è considerata come una delle fonti primarie con cui Manetón, storico egiziano, e un sacerdote di Sebennytos, hanno compilato la più vasta storia dell’antico Egitto.Manetón è ben noto per il suo lavoro «Aegyptiaca» in cui divide i governanti dell’antico Egitto in dinastie, che alla fine portano alla formazione del sistema moderno utilizzato per la datazione della storia dell’antico egitto. La pietra di Palermo è stata scritta in basalto nero e si ritiene che fosse alta circa due metri quando è stata completata. Purtroppo la sua importanza non è stata riconosciuta immediatamente al punto che il pezzo importante della storia è stato usato una volta come una porta.La pietra di Palermo ha aiutato i ricercatori a concludere che gli antichi egizi hanno sviluppato una tecnologia superiore per fondere il rame, che alla fine ha permesso loro di creare incredibili statue metalliche e alla seconda dinastia. Curiosamente, documenta anche un momento in cui le antiche navi egiziane portarono legno e pietre preziose da una regione sconosciuta dell’Egitto, avvenuta durante il regno di Snefru. Registra anche la costruzione del primo edificio in pietra durante il regno di Neka, precedente alla piramide scaglionata di Zoser.Come potete vedere, ci sono diversi testi antichi che descrivono con grande precisione un momento in cui gli esseri incompresi, possibilmente come dei, sono scesi dal cielo e hanno deciso sull’umanità.D’altra parte, i conti analoghi di «dei» che sarebbero scesi dai cieli si possono trovare in numerose culture antiche di tutto il pianeta.Per questo e molto altro, molti potrebbero interpretare la pietra di Palermo come uno dei testi antichi più incredibili e importanti, che documenta un momento in cui gli «esseri di un altro mondo» hanno governato il nostro pianeta.