SULLA METAFONIA. (Padre Francois Brune.)E’ stato scritto molto su questo argomento; oggi voglio condividere con voi alcuni passaggi della prefazione di Padre F. Brune al libro “Esplorando l’invisibile” di P.Presi.Padre F. Brune: nato in Francia nel 1931,laureato alla Sorbona di Parigi, uomo di scienza ha approfondito la sua preparazione filosofica e teologica all’università cattolica di Parigi e poi in Germania; docente di Teologia e Sacra Scrittura, come sacerdote e teologo ha approfondito le sue ricerche particolarmente sulla possibilità di comunicare con l’Aldilà attraverso la Transcomunicazione Strumentale.(sulla quale ha scritto 2 libri di fondamentale importanza.)Dunque uno studioso di tutto rispetto, oltre che sacerdote, che così si esprime:”Comunicare con i defunti, sentire la loro voce o vedere la loro immagine attraverso apparecchi elettronici, è una rivoluzione scientifica e spirituale allo stesso tempo. Si tratta di una scoperta iniziata già molto tempo fa, avvenuta in paesi diversi grazie a ricercatori singoli e per la maggior parte indipendenti da università o laboratori, poiché non era necessario disporre di apparecchiature complesse o costose e nemmeno di una preparazione scientifica eccezionale; anzi, i primi successi furono ottenuti da sperimentatori improvvisati e autodidatti.Tutti costoro, naturalmente, non riceveranno mai un premio Nobel, tuttavia si tratta di una scoperta che dovrebbe sconvolgere il mondo, molto più importante dei progressi scientifici più eclatanti, dalle conseguenze enormi.Gli uomini si sono sempre interrogati su cosa sarebbe successo dopo la morte e quasi tutte le civiltà hanno creduto ad una qualche forma di sopravvivenza; gli “sciamani”, gli “indovini” (quelli che noi oggi chiamiamo “medium”) davano già qualche indicazione sull’Aldilà, ma queste comunicazioni erano riservate a poche persone.Ecco che ora questi contatti si moltiplicano e diventano accessibili ad un gran numero di persone interessate presentando CARATTERI DI CERTEZZA MAI OTTENUTI FINORA.Sono ora possibili contatti diretti con i nostri “defunti” attraverso apparecchi elettronici.E RIGOROSI CONTROLLI SCIENTIFICI HANNO POTUTO DIMOSTRARE CHE LE “VOCI”, COSI’ CAPTATE, NON POSSONO PROVENIRE DA ALCUNA PERSONA INCARNATA.Oserei dire che noi, poco a poco ma sempre di più, abbiamo le PROVE della sopravvivenza dei nostri “morti”.PROVE: non aggiungo “scientifiche” perché tutti i nostri scienziati protesterebbero, ma farei notare che il termine “prova” si utilizza anche nella giustizia, nei tribunali, anche se nessuna prova è di per sé assoluta.”Insomma: a me ha fatto piacere leggere queste parole da un sacerdote e uomo di grande cultura ed apertura mentale; perciò aggiungo io, come sempre: